
Anni e anni tra progetti, investimenti, blocchi e lungaggini. Da domani mattina tutto questo è solo un brutto ricordo. Ora si entra dalla porta principale alla Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze Castello. Piu' grande è stato l'impegno per rendere da impossibile a possibile. Qualcuno ci ha creduto piu' di tutti.
Il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette, non sarà la sola massima autorità a girare quella chiave che apre definitivamente la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze Castello. Un importante messaggio di gratitudine verso l'istituzione sarà la partecipazione delle autorità dello Stato e del Governo presenti alla cerimonia ufficiale d'apertura della Scuola. Anni e anni, tanti anni dal progetto. Un percorso non felice che è partito, poi rallentato e poi....definitivamente si è fermato. Ma qualcuno ci ha creduto fino in fondo e da quasi impossibile è diventa concreta la sua apertura. E' stato un lavoro enorme. Non pochi sono stati importanti alla sua realizzazione dopo quelle che erano state le difficoltà e quelle create nel tempo. Ma domattina si parte, apre la Scuola Marescialli di Firenze Castello. Ci sono già circa 800 allievi del secono e terzo anno del corso di formazione per maresciallo dell'Arma dei Carabinieri. Lunedi poco meno di altri 400 allievi marescialli inizieranno il triennio che per la prima volta sarà effettuato per intero alla Scuola di Firenze. Da quando la formazione degli allievi marescialli dell'Arma è stata portata dai due anni di formazione alla storica Scuola di velletri ai tre anni, di cui, l'ultimo anno, il terzo, veniva fatto a Firenze, questa è la prima volta che l'intera formazione sarà fatta nella Scuola di Firenze Castello. Sarà una nuova esperienza anche per i circa 150 carabinieri di ogni ordine e grado del quadro permanente che si occupa dalla formazione alla logistica ed alla manutenzione della imponente struttura alla periferia di firenze. Anche se la stampa sinora ha argomentato piu' su quelli che possono essere gli spunti per farne notizia di cronaca critica, per i carabinieri tutti è un importante momento. Si, diversi sono gli aspetti di cui si puo' guardare fiduciosi al domani di chi indossa questa nostra divisa al servizio delle nostre comunità, dei cittadini di ogni comunità sul territorio nazionale nel nome dell'ordine e della sicurezza al servizio dello Stato Italiano. La Scuola di Firenze dà un identità adeguata al triennio accademico di formazione dei marescialli dei carabinieri che devono essere il riferimento dei carabinieri di domani. Con questa adeguata collocazione della scuola in firenze si apre a velletri la possibilità di avere disponibilità per poter formare cosi' i brigadieri dell'Arma dei Carabinieri, gli ufficiali di polizia giudiziaria di cui si ha bisogno sul territorio. Già in atto è stato posto l'incremento numerico degli allievi brigadieri per il corso di formazione partito da pochi giorni a velletri. Con l'imminente riordino dei ruoli ed in relazione dei fondi che il Governo vorrà dedicare in materia, si potrà sviluppare anche una pianificazione importante per ripianare gran parte degli 8000 brigadieri carenti nell'organico dell'Arma dei Carabinieri. Quegli ufficiali di polizia giudiciaria che mancano alle Stazioni Carabinieri nello svolgimento delle attività di competenza a risposta delle esigenze del territorio e della mole delle attività di polizia giudiziaria. Oggi un carabiniere con due anni di servizio si trova a dover svolgere compiti di polizia giudiziaria delegati dal Comandante e cio' a causa della carenza di personale con qualifica di Upg. Certo gratificante la capacità del carabiniere della nuova generazione, il carabiniere di domani, ma di medesima rilevanza ne è la criticità dei carichi di lavoro nella gestione dei compiti che si avvicina sempre piu' tra un maresciallo ed un giovane carabiniere. espressione di collaborazione e di funzionalità, ma necessario diventa mettere ordine nel dare mansioni corrispondenti a ruoli funzionali per non stravolgere quelle dinamiche che rendono la nostra istituzione una struttura efficiente, funzionale e riferiemento per le risposte al cittadino alle esigenze di ordine e sicurezza pubblica. Domani i carabinieri si auspicano che la partecipazione delle autorità governative possa essere un importante segnale per cio' che sarà concretizzzato in stanziamento economico nella manovra di stabilità per riordinare le carriere dei carabinieri, del comparto. Lo stimolo, la gratificazione professioanle è necessaria per non lasciare in solitudine il senso del dovere e di responsabilità che i carabinieri d'Italia, con esempio giornaliero, portano avanti a riferimento del senso dello Stato. Domani a Firenze il Comandante Generale dell'Arma sarà fiero del grande lavoro che tutti i suoi collaboratori, di ogni ordine e grado, hanno posto in essere da due anni a questa parte, per rendere concreto questo giorno di apertura ufficiale. Solo lui sà quanto impegno è stato speso perchè tutto abbia avuto a realizzarsi in concreto. Il personale della Scuola di firenze, del quadro permanente, dal suo Comandante al giovane collega del nucleo di manutenzione, ha avuto giornate piene e senza pause per poter giungere all'apertura fissata per questo inizio autunno. Domani, 24 settembre 2016, a Firenze un altra importante giornata per l'Arma dei Carabinieri, per chi crede nella nostra istituzione, per chi si impegna per la funzionalità del nostro paese e per i suoi riferimenti che ne rappresentano efficienza e funzionalità. La formazione dei carabinieri, dei marescialli, degli ufficiali, di chi sarà l'ordine e la sicurezza di oggi e di domani deve essere sempre un crescendo di funzionalità e di aggiornamento. La società cambia, cresce e si modifica e i carabinieri sono l'espressione della società, quella parte che ha scelto di esserci per l'ordine e per la sicurezza del nostro bel paese. Buona vita alla nuova Scuola allievi marescialli e brigadieri di Firenze Castello e grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa realizzazione e hanno dato il loro contributo perchè da irrealizzabile diventasse una concreta realtà della formazione dei marescialli dell'Arma dei Carabinieri.